Io & Rhett by Chiara Moscardelli

Io & Rhett by Chiara Moscardelli

autore:Chiara Moscardelli [Moscardelli, Chiara]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Sperling & Kupfer
pubblicato: 2022-09-09T12:00:00+00:00


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IMPARA A RISPLENDERE

ERO AL QUINTO TATUAGGIO, E IL MONDO AL SECONDO LOCKDOWN, anche se più blando (c’erano delle regole che non avrebbe capito nessuno), quando ricevetti una telefonata inaspettata che spostò ancora più in alto l’asticella della mia autostima.

Gli stessi autori che mi avevano conosciuta durante il programma della Balivo mi cercarono perché stavano mettendo su un altro programma e mi volevano in squadra.

«Ciccio, Cicciooooo!» gridai, non appena buttai giù il telefono.

«Quando chiami il tuo amico immaginario mi preoccupo sempre. Che è successo? Ci hanno derubato di nuovo?»

«No, anche perché non c’è più nulla da rubare.»

«Certo, spendi tutto quello che guadagni.»

«Me lo hai detto tu di godermi la vita nel presente!»

«E non mi rimangio la parola, però non hai il senso della misura. Come per i tatuaggi. Sei più scarabocchiata di un cesso dell’Autogrill di Roncobilaccio.»

«Che ne sai tu degli Autogrill?»

«Niente, ma mi informo. Quindi, si può sapere che cosa è successo?»

«Tieniti forte.»

«Non ce n’è bisogno, noi gatti abbiamo un equilibrio eccelso.»

Sbuffai: «Va bene. Senti qua: diventerò opinionista in un programma!»

Rhett crollò a terra con tutto il suo peso.

«Che ti avevo detto? Dovevi tenerti forte.»

«Fammi capire bene. Qualcuno ti pagherà – perché ti pagheranno, vero? – per avere la tua opinione?»

«Esatto!»

«E su cosa?»

Mi incupii. «Ah, questo non te lo so dire. Un po’ su tutto, credo, in base a quello di cui si parlerà durante il programma.»

«Devi informarti! Storia, geografia, cambiamento climatico?»

«Sesso, immagino, e relazioni, tradimenti, rapporti di coppia.»

«Ho un calo glicemico.»

«Come un calo glicemico? Non è possibile, hai appena mangiato.»

«Se con quel ‘appena’ intendi venti minuti fa, allora sì. Ma ti ricordo che per noi gatti venti minuti sono un’eternità.»

«Per te più di tutti.»

«Ingrata.»

Gli diedi dieci, solo dieci, croccantini, che Rhett neanche si degnò di mangiare, e mi buttai sul divano a riflettere. Mi avevano chiamata. Non potevo crederci. Per un nuovo programma condotto da Adriana Volpe su TV8, nella sede Sky di Milano. Tre volte a settimana per venti puntate. Quattro ore di diretta. Era mai possibile? Quindi, forse, qualcosa di giusto lo avevo combinato dalla Balivo.

«Avranno sbagliato persona», pensai ad alta voce. «Insomma, hanno chiesto proprio di me, ma chi può dirlo? Magari credevano di chiamare un’altra e poi…»

«Quante Chiara Moscardelli pensi ci siano su questo pianeta?» chiese Rhett.

«Be’, tante, immagino, cioè… non saprei…»

«Allora mettiamola così: quante di loro hanno partecipato al programma della Balivo?»

«Ah, questa la so: solo io!»

«Hai la risposta ai tuoi dubbi.»

«Quali dubbi?»

«Chiedilo alla Montanucci, io mi ritiro dalla battaglia. Ma non dalla guerra!»

Chiamai Elisa.

«Secondo te, si sono sbagliati? Voglio dire, potrebbero, no?»

«Probabile. Soprattutto se dalla Balivo c’era un’altra Chiara.»

«Come amo questa donna», sentenziò Rhett soddisfatto prima di andarsi a ritirare nei suoi appartamenti, che poi erano anche i miei.

Il fatto era che avevano ragione loro. Dovevo smetterla di pensare tutto il male possibile di me.

Feci due profondi respiri e spalancai l’armadio. Il giorno dopo mi sarei dovuta presentare presso gli studi Sky con i miei vestiti migliori e lasciarli alla costumista che li avrebbe sistemati nel mio camerino. Sì, perché avevo



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